Ciao tu,
questa newsletter vorrebbe essere desiderata quanto il cioccolato fondente che ha mangiato in questi giorni di pioggia, faglielo credere mettendole un cuore.
Ho letto che la nostra esperienza del mondo è una combinazione di quel che già c’è e di quel che aggiungiamo noi e che la lettura fa lo stesso. Le parti stanno per il tutto. I punti sono da unire. I primi piani sono dettagli.
Prendiamo confidenza col mondo così, partendo da cose piccole, piccine, minuscole che sostituiamo.
Uniamo.
Formiamo.
Significhiamo.
Classifichiamo.
Creiamo riducendo. Per sottrazione. Come se tutto fosse in via di realizzazione, astratto, mutevole e insieme definito.
SCRIVI
Prendi un libro che ti piace e cerca quel punto dove le parole ti indicano qualcosa di piccolissimo, ma che tu vedi come fosse già grande. Poi prova a fare lo stesso esercizio a parole tue
RESPIRA
Fissa il numero di cose da fare e non andare oltre
FAI PRATICA
Fai riferimento a qualcosa che è già accaduto anche se è una fine.
La riduzione, in ambito culinario, è una tecnica usata per far consumare la parte liquida di un alimento causandone l'evaporazione, attraverso cottura o più spesso ebollizione prolungata, aumentando concentrazione e densità; così in preparazioni liquide, salse, brodi o altro si concentra il sapore - Wikipedia
Le interviste (viste e fatte) sono fra le mie ossessioni, una che ha trovato un modo tutto suo di farle è Francesca Fagnani a Belve, le fa “riducendo” domande e risposte. Fai caso a come “riducendo” sottolinea delle cose e crea nuove immagini. Tu come crei riducendo?
“No filler, no bocca, sì cellule staminali” che si sappia,
Simona
Ti ho incontrata casualmente, sei intrigante, condivido molte parole. Grazie e felice sole. Edoardo 🌷