Ciao tu,
questa newsletter ha fatto una vision board in ritardo sulla vita, usando collage e parole, ma il risultato le piace assai. C’è tutto quello che ha dentro, aspetta solo delle piccole spinte. Casa editrice mi senti?
Mentre ero in palestra con le mie ginocchiere un tizio mi si è avvicinato per dirmi che le ginocchiere non servono a nulla e che quello che serve alle mie ginocchia è l’allenamento, ma soprattutto i pesi. Aggiunge che lui ha fatto così, che era stufo delle ginocchiere, dei medici, dei fisioterapisti, delle infiltrazioni, delle sue cartilagini inesistenti e facendo riabilitazione (l’ha chiamata così) con le macchine, tutti i giorni un’ora, adesso sta bene.
Poi mi ha fissato e ha detto: preferisci spendere i soldi in medici o investire su di te?
SBAM. Sono passata da cosa vuole questo qui oggi a destino cosa mi stai dicendo?
Le ginocchiere le uso ancora, ma è un mese che faccio i pesi. Quando posso. Mi infilo in macchine da cui mi sfilo di soppiatto, dove cerco di ricordarmi tutte le impostazioni e man mano aumento i pesi. Ho deciso di investire su di me.
SCRIVI
Scrivi delle cose invisibili che diventano visibili come le mie ginocchia che finalmente si sono fatte corpo
RESPIRA
Qui c’è Vittorio Lingiardi che parla stupendamente di corpi, che dal corpo non si scappa
FAI PRATICA
La scrittura ossigena le parole e le distribuisce alla vita, proprio come accade al sangue nel suo viaggio circolatorio. Scrivi tutti i giorni di un cuore con quattro parole che ti aiutino a trovare una cosa bella e una brutta di ieri, e una paura e un desiderio grandi che coltivi.
In qualunque situazione mi trovo - una riunione, una festa, una conversazione - il mio corpo mi segnala istantaneamente - prima che la mia mente riesca a decifrarlo - l’eccitazione o il disagio, il mio corpo mi dice di scappare o abbracciare. E non sbaglia mai Viva tutto - Franco Bloelli
sono il corpo che ho e tu? Torna al corpo,
Simona
Grazie Simona per le tue brevi intense illuminazioni. Mi è piaciuta molto la pratica delle "parole prime" di Alessandro D'Avenia: prendo e faccio.