Ciao tu,
questa newsletter è fan di Ghali ed è d’accordo con Ferdinando Cotugno quando dice che la libertà sparisce sempre per gradi e punti di rottura, i segnali ci vengono dosati un po' alla volta. Gli spazi pubblici si stanno facendo piccini.
Ho visto a teatro lo spettacolo di Silvia Gallerano dal titolo Svelarsi. È uno spettacolo riservato a un pubblico femminile, dove in poco più di due ore si crea dell’intimità tra le persone in sala. Una grande intimità. Dove prendere la parola diventa semplice. Ci si riconosce nei difetti, nei sensi di colpa, nelle madri, nel dolore, ma soprattutto ci si ritrova nel corpo. Si assiste a un senso di libertà contagioso. Libertà nel corpo, nudo, di muoversi, raccontarsi, ballare, appassire, crescere, cambiare. Come se bastasse vederlo, sentirlo, percepirlo quel corpo per spogliarlo di anni di giudizi, maltrattamenti, condizionamenti.
Così tornando a casa pensavo a quanto ci sia bisogno di spazi, più spazi, dove condividere intimità. Spazi in cui ascoltarsi, sentirsi accolte, sostenute, capite. Senza giudizi. Spazi fatti di parole come di corpi. Pensavo a quanto siamo spinti a dimenticare i corpi. A percerpirli come accessori senza accorgerci di quanto le parole nascano dal corpo. E di quanto il corpo sia politico.
SCRIVI
Prova a muoverti scompostamente per qualche minuto. Corri, balla, picchia e poi quando i battiti accelerano e il fiato comincia a mancare, fermati e scrivi il primo pensiero che ti viene. Ripeti per qualche giorno, poi dimmi come va.
RESPIRA
Muoversi è un atto politico, non è solo pigrizia è come progettiamo gli spazi intorno a noi
FAI PRATICA
Scrivere è un gesto fisico non soltanto una funzione intellettuale
Ho imparato […] a incaricare il corpo di manifestare ciò che non si sa gestire razionalmente, a parole. Il corpo che inizia a parlare da solo, che, esondando, dice quel che non si può dire. Che fa vedere il rimosso, l'inascoltato. Che si ribella al regime eterno dei padri, dei mariti, dei nonni. È la tradizione delle isteriche, l'etichetta con cui il potere maschile ha marchiato il sentire delle non allineate - Febbre Jonathan Bazzi
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Moltiplica gli spazi e il movimento,
Simona
Spettacolare questa puntata! Quello che hai scritto descrivendo lo spettacolo "Svelarsi" risuona con il film "Smoke sauna sisterhood" che ho visto poco tempo fa: il bisogno di libertà e di intimità dei corpi.
Una bella coincidenza! Con un gruppo di donne stiamo portando avanti proprio quello che descrivi tu: momenti di condivisione e intimità sul tema donna/genitorialità/maternità che in qualche modo vogliono essere primi passi di un atto anche politico. Come sempre grazie! Arrivi puntuale a trovare parole preziose