La vita ha bisogno di un corpo per essere
il verso che dà il titolo a questa sezione è di Mariangela Gualtieri
Ciao tu,
chissà se hai fatto caso che questa newsletter la settimana scorsa è saltata, aveva da fare e s’è accorta di essere in ritardo che era già finito venerdì. Sono mesi, quelli in cui insegno all’Università, in cui programmo ogni spazio e momento, bilanciando quello che mi fa stare bene col lavoro. Programmo prima e programmo persino gli imprevisti del mio corpo che puntualmente dà forfait. Se ti sto rimbalzando non è niente di personale è proprio che non ce la faccio. Ma sono sicura di averti avvertito.
Fai il salmone, risali la corrente
Ho abbandonato l’illusione di poter fare tutto, come quella di piacere a tutti o di non deludere nessuno.
Ogni volta che decidiamo di dedicare del tempo a una cosa sacrifichiamo tutte le altre possibilità, Oliver Burkeman
Ho scoperto che assecondare le spinte altrui mi svuota proprio. Mi svuota della mia intimità, mi allontana dal fare le cose che mi piacciono di più e che mi ricaricano, dal fare quello che mi migliora. Mi svuota del mio essere performante perché finisco ad essere così stanca che metto il pilota automatico e non la testa.
Provo a zittire i sensi di colpa e a scegliere di non scrollare, insieme al feed di instagram, le giornate. Provo a innaffiare tutti i giorni le piante come fa il tizio di Perfect Days, a scegliere la musica da mettere anche solo per un momento.
Come per l’online provo a rimanere connessa ma anche a disconnettermi per recuperare un po’ di intimità e darmi lo spazio per poter sperimentare. Come quando ogni settimana mi tuffo in acqua, e dopo le prime bracciate di riscaldamento, il mio corpo dimentica i soliti rumori e va lontano.
Tu come fai?
La rassegnascianca
A proposito di produttività
La lista
Del fare
Fare silenzio
Fare ombra
Fare spazio
Fare rumore
Fare una lista
Fare nido
Fare l’orto
Fare me
Far fare
Fare pausa
Se sei qui forse è grazie a due newsletter bellissime Linguetta e Controra, se non le conosci è ora di leggerle.
Prenditi un attimo per guardare il cielo,
Simona
Mentre ti leggevo, pensavo che ultimamente mi trovo tanti attimi per non scrollare e guardare di più il cielo: quando passeggio, quando corro in montagna, quando sto nella lista del fare.
E poi sono arrivato alla fine del paragrafo: grazie 💛.